Ti trovi in:

In Piemonte con il termine "pilone" si designa una piccola costruzione in muratura a sezione quadrata o rettangolare (raramente triangolare o trapezoidale), con una nicchia ricavata a proteggere degli areschi di carattere religioso, con una copertura a due falde sormontata da una croce.
Tali edicole erano erette per corrispondere ad istanze precise di singole famiglie o della collettività. Esse potevano essere costruite nei luoghi che stabilivano conni tra i comuni e gli stati, su spartiacque vallivi, nel caso di una divisione territoriale tra privati, oppure alla conuenza di strade con antichi percorsi di pellegrinaggio.
Alcuni oratori sorgevano come mezzo per esorcizzare il luogo da presenze maligne, altri ancora venivano edicati nei secoli delle grandi epidemie e carestie come ex-voto, come preghiera per sconggere le tante paure che tormentavano la vita quotidiana. Solo in rare occasioni sul pilone votivo è riportata la spiegazione delle ragioni che ne determinarono la costruzione, mentre per la maggior parte dei casi le informazioni si riescono ad acquisire solamente attraverso le testimonianze orali.

Il “Pilun Bel”, in particolare, fu eretto prima del 1900. La sua particolarità è, ancora visibile sulla facciata, il foro di un proiettile sparato dai fascisti contro i partigiani nel 1944.